Pay per use entra in gelateria
Presentata all’ultima edizione del Sigep, che si è svolto a fine gennaio 2020, la prima macchina per gelato Carpigiani dotata di tecnologia blockchain.
In questo caso la blockchain non servirà a garantire la filiera o la qualità del prodotto offerto al consumatore finale, ma a rendere possibile il pay per use, un raffinato sistema di controllo permette di tenere traccia di quanta miscela verrà versata in macchina e di quanto gelato verrà erogato e comunicarlo a una piattaforma blockchain.
Il sistema quindi è in grado di elaborare e correlare i dati di produzione del gelato, per fare in modo che il gelataio arrivi a pagare in proporzione all’effettivo utilizzo che fa del macchinario. In questo modo si trasforma quello che era l’acquisto della macchina per il gelato nell’acquisto di un contratto, dove i gelatieri pagheranno una parte variabile in funzione all’effettivo uso.
Il servizio Gelato “Pay-per-use” messo in piedi da Carpigiani consiste in una macchina per il gelato dotata di tecnologia Blockchain, in grado di raccogliere, combinare e correlare una serie di dati ed informazioni relative all’utilizzo effettivo influendo sulla determinazione della parte variabile del corrispettivo dovuto dal Cliente, a fronte dell’utilizzo o l’acquisto della macchina stessa. La parte variabile del corrispettivo viene calcolata mensilmente sulla base dell’effettiva quantità di preparato caricato dal Cliente in Macchina.