Turismo e sicurezza informatica
La sicurezza informatica è diventato un argomento importante nel mondo del turismo.
Secondo uno studio di Google Travel, ben il 74% dei viaggiatori pianifica i propri viaggi su Internet, mentre solo il 13% continua a rivolgersi alle agenzie di viaggio. E non sempre chi si occupa propone soluzioni turistiche online è preparato ad affrontare in sicurezza il proprio business e a tutelare la sicurezza dei propri clienti.
L’accordo di collaborazione tra Lirax, azienda che si occupa di servizi innovativi a carattere tecnologico e Aidr (Associazione italian digital revolution) va proprio in questa direzione: garantire attraverso la blockchain l’identità digitale dei turisti, permettere di sviluppare prodotti di certificazione con validità legale e assicurare la tracciabilità dei processi, servizi e merci, sia a livello nazionale sia a livello internazionale.
Secondo Edoardo Colombo, esperto di innovazione e turismo, e responsabile osservatorio turismo digitale di Aidr, “le strutture ricettive in particolare non sono adeguatamente preparate per difendere i dati dei propri clienti, che all’atto della registrazione e del pagamento conferiscono informazioni personali molto interessanti per i pirati informatici. Occorre agire per diffondere la consapevolezza dei rischi anche in chi viaggia, attento a proteggersi sotto l’aspetto sanitario, come purtroppo evidenzia anche l’epidemia in corso, ma spesso del tutto indifeso sotto l’aspetto digitale”.
I furti di identità e di carte di credito e soprattutto la pericolosa combinazione dei due dati hanno riguardato molte catene alberghiere che si sono viste sottrarre database contenenti milioni di dati di anni di esercizio, una forma di sequestro che pone anche le imprese turistiche in condizione di estrema difficoltà, obbligandole a pagare un riscatto.